Alla Farnesina l’evento di presentazione della Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day 2018, aperto dal Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Amb. Elisabetta Belloni.
L’edizione di quest’anno dell’Italian Design Day si è svolta il 1°marzo in 100 città nel mondo ed è stata dedicata al rapporto tra design e sostenibilità, declinato da 100 “ambasciatori del design italiano” – architetti, designer, accademici, imprenditori, critici, comunicatori – che hanno presentato a un pubblico composto da addetti ai lavori e semplici appassionati il meglio del nostro disegno industriale.
Frutto di un’azione di squadra promossa dalla Farnesina in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Triennale di Milano, ICE Agenzia, il Salone del Mobile di Milano, l’Associazione per il Disegno Industriale, la Fondazione Compasso d’Oro e la Fondazione Altagamma, l’Italian Design Day è un progetto che coinvolge tutti gli attori pubblici e privati che rappresentano il design italiano di qualità, tra cui il mondo delle imprese, attraverso Confindustria, e il settore della formazione per un totale di cinquanta portatori di interessi, tra associazioni, federazioni, università e scuole di design.
L’iniziativa è giunta alla sua seconda edizione dopo il successo del 2017, quando circa 20.000 operatori di settore sono stati coinvolti nelle numerose attività realizzate, ed è il culmine di un processo che interessa l’arco dell’anno e vede il Ministero degli Esteri impegnato su più fronti.
La Giornata del Design Italiano nel Mondo 2018 è pensata in funzione della promozione di questo importante appuntamento e non è casuale la scelta del tema del rapporto fra sostenibilità e design. Le politiche sostenibili sono oggi un tema centrale per l’azione dei governi e del settore privato. L’Italia, indiscusso leader mondiale nel settore del design, si fa promotrice di idee, progetti e soluzioni di qualità promuovendo un dibattito internazionale propedeutico alla XXII Triennale di Milano del 2019. Le idee emerse serviranno inoltre come contributo per preparare la partecipazione italiana al prossimo grande appuntamento BIE, l’Esposizione Universale che si terrà nel 2020 a Dubai con lo slogan “Connecting minds, creating the future” e che ha tra i propri temi di approfondimento anche quello della sostenibilità. Il Commissario italiano per Expo Dubai 2020, Paolo Glisenti, ha seguito con grande attenzione le manifestazioni dell’Italian Design Day.
Il settore del design, elemento distintivo del “Made in Italy” che unisce bellezza e originalità a qualità delle materie prime e metodi di produzione innovativi, espressione delle culture e delle tradizioni dei diversi territori è – insieme alla promozione della lingua italiana, della cucina di qualità, del sistema universitario e della ricerca, del sistema museale e del cinema italiano – uno degli assi della strategia di promozione integrata “Vivere All’Italiana” condotta dalla Farnesina attraverso la rete delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo.
In un mondo in cui la domanda di Italia è in continua crescita (secondo KPMG, il “Made in Italy” è il terzo marchio più conosciuto a livello mondiale, dopo Coca Cola e Visa), la Farnesina punta sulle indiscusse eccellenze del nostro Paese, che permettono di presentare il meglio del “marchio Italia”, valorizzandone le componenti economiche, culturali e scientifiche. Il disegno industriale italiano, inoltre, rappresenta circa un terzo del mercato mondiale del design di alta gamma (dati Bain & Company), mentre secondo l’ultimo rapporto “Esportare la dolce vita” di Confindustria, nel 2022 i 31 mercati più avanzati importeranno dall’Italia 70 miliardi di euro di prodotti con contenuti di design italiano, con un aumento del 20% rispetto al 2016.
Il Ministero degli Esteri è impegnato in un’intensa azione promozionale che mira a rispondere alla domanda di italianità che ci arriva dal mondo. E’ un lavoro che porta non solo risultati di immagine ma che ha ricadute molto tangibili. Secondo uno studio commissionato dalla Farnesina alla società Prometeia, l’azione di sostegno all’attività internazionale delle aziende italiane nel 2016 – in particolare nell’aggiudicazione di commesse – ha contribuito a produrre 21,4 miliardi di valore aggiunto (pari a 1,4% del PIL) e a sostenere circa 307mila posti di lavoro.