Il Percorso Espositivo è articolato come un racconto sulla creatività, la ricerca e la progettualità multidisciplinare e multisettoriale integrato nelle filiere della manifattura e della tecnologia, nei processi scientifici, nell’educazione e nella formazione, nell’arte e nella cultura tutta. Arte e scienza sono in quest’ottica passioni comuni, di incontro di mondi solo apparentemente lontani.

Il Prologo – L’accesso al Percorso Espositivo avviene con una rampa di scale mobili che conduce i visitatori su una duna sopraelevata di 5 metri rispetto alla quota di terra.

Il viaggio ha inizio al di sotto della prima navata, in un lungo spazio definito dalla chiglia rovesciata di una delle tre barche, all’interno del quale la riproduzione del neon progettato da Lucio Fontana per la Triennale del 1951 dialoga idealmente con lo spazio, rappresentato dalla mappa circolare disegnata intorno al 1145 dal geografo Muhammad al-Idrisi per il re Ruggero II di Sicilia. La mappa, tessuta su un arazzo realizzato dalla Sicis, testimonia la ricchezza degli scambi e degli intrecci culturali che da sempre animano il Mediterraneo. Un’ulteriore rampa conduce all’allestimento dell’orologio atomico della Leonardo, usato per garantire assoluta precisione nella navigazione satellitare e metafora del tempo perfetto.

Oltre l’orologio, un affaccio panoramico consente di ammirare dall’alto l’intero padiglione, composto da una serie di “architetture narrative”. Una passerella sospesa e rivestita con le vernici e le resine del Gruppo Mapei conduce i visitatori alla scoperta di una serie di installazioni: la riproduzione della frequenza di Fibonacci di Mario Merz, un’installazione di Bulgari, omaggio all’artigianato italiano e alla sua capacità di interpretare la tradizione in chiave contemporanea, e un’installazione ideata da Italo Rota e Davide Rampello che celebra il tema del Padiglione: Beauty connects people

Il Percorso Espositivo

Belvedere

Si raggiunge così il Belvedere una struttura circolare circondata da “lame d’acqua” che ricordano le strutture dei giardini rinascimentali, all’interno delle quali è coltivata la spirulina di Tolo Green, micro-alghe che consentono il trattamento ecologico dell'aria tramite la biofissazione dell'anidride carbonica espirata dai visitatori. L’acqua, elemento metaforico che evoca il Mediterraneo, la connessione di culture e competenze, assume così un ruolo emblematico anche nel riciclo delle risorse e negli impianti energetici innovativi. La struttura, proporzionata secondo la sezione aurea, è realizzata con la tecnica del muro a secco, primo manufatto umano, e ripropone le diverse tipologie di “tessitura” diffuse in tutta Italia. La copertura è una cupola ribassata ricoperta da un giardino di racconti di erbe spontanee tipiche della macchia mediterranea: rosmarino, cappero, timo, felce.

Disegnato dallo scenografo Alessandro Camera, il Belvedere rende omaggio alla tradizione paesaggistica-architettonica italiana del Rinascimento, offrendo ai visitatori una prospettiva sui più suggestivi paesaggi d’Italia. Lo spazio interno, scandito in esedre e nicchie, è completamente rivestito con diverse essenze di legno ed evoca uno studiolo rinascimentale. Sul pavimento è intarsiata la rosa dei venti, da sempre strumento di guida per i navigatori, e lungo le pareti si alternano mappe e 8 schermi ad altissima risoluzione a 360 gradi, all’interno dei quali sono proiettati video che offrono scorci su panorami naturali, antropizzati e industriali delle regioni d’Italia.

La cupola richiama quella del Pantheon e nel suo centro, nell’oculo, è inserito uno schermo circolare che propone Cieli d’Italia “d’artista”, rappresentazioni dei cieli della pittura italiana

Disegnato dallo scenografo Alessandro Camera, il Belvedere rende omaggio alla tradizione paesaggistica-architettonica italiana del Rinascimento, offrendo ai visitatori una prospettiva sui più suggestivi paesaggi d’Italia. Lo spazio interno, scandito in esedre e nicchie, è completamente rivestito con diverse essenze di legno ed evoca uno studiolo rinascimentale. Sul pavimento è intarsiata la rosa dei venti, da sempre strumento di guida per i navigatori, e lungo le pareti si alternano mappe 

Disegnato dallo scenografo Alessandro Camera, il Belvedere rende omaggio alla tradizione paesaggistica-architettonica italiana del Rinascimento, offrendo ai visitatori una prospettiva sui più suggestivi paesaggi d’Italia. Lo spazio interno, scandito in esedre e nicchie, è completamente rivestito con diverse essenze di legno ed evoca uno studiolo rinascimentale. Sul pavimento è intarsiata la rosa dei venti, da sempre strumento di guida per i navigatori, e lungo le pareti si alternano mappe 

Short Stories

All’uscita del Belvedere, un grande Ledwall (8 x 14 mt) illustra video del “Saper fare” delle regioni e delle aziende italiane. Sul retro dello schermo, una bacheca accoglie “Short stories”, esposizioni temporanee che consentono di comprendere come grandi e piccole aziende, spesso collegate fra di loro con filiere di eccellenza locali, siano protagoniste dell’innovazione.

Proseguendo il percorso, sospesa alla passerella superiore, un’installazione interattiva di SAIPEM rappresenta con vortici in metallo vento, sole e acqua, i tre elementi fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie d’avanguardia e innovative.

L’installazione consente di raccogliere dati sui visitatori ed evoca l’inesauribile flusso di ingegno, creatività e immaginazione di una realtà che opera globalmente

Osservatorio innovazione

Il percorso prosegue nell’Innovation Space, un orizzonte sulle ultime frontiere della ricerca italiana condotta da università e aziende nell’ambito delle energie legate ad acqua e aria, i due elementi "alimenti" per l'uomo. Lo spazio è definito da un dodecaedro, solido platonico e figura cosmica che idealmente contiene al suo interno tutti gli elementi dell'universo. Gli schermi avvolgono il visitatore e lo conducono alla scoperta di progetti di ricerca e innovazione. Sospesa alla passerella superiore, una riproduzione dell’elica del blocco motore e dell’elica del convertiplano della Leonardo rappresenta l’eccellenza dell’industria aereonautica italiana. L’Innovation Space è immerso all’interno di un orto-giardino articolato su più livelli, all’interno del quale saranno coltivate, a seconda delle stagioni, piante officinali, legumi, alberi da frutto, agrumi, vite, ulivo e una selezione di piante in grado di fermare la desertificazione. L’orto-giardino rappresenta una reinterpretazione in chiave metaforica delle simbologie e dei significati che il giardino ha rivestito nel corso dei secoli ed è dotato di sensori che ne consentono il monitoraggio da remoto anche grazie anche al supporto dei due Second Sun progettati da Enel X, che sperimentano le più avanzate tecnologie legate allo smart lighting. I led, infatti, oltre a emettere frequenze luminose responsive rispetto alle condizioni luminose naturali, consentono la lettura dei consumi energetici e la possibilità di accesso e visualizzazione dei dati in real-time dei visitatori.

All’interno del giardino sono collocate installazioni contemporanee, evocazione degli obelischi, delle statue e delle sculture che nel passato ornavano i giardini d’Italia. La riproduzione del missile Vega di Avio richiama nella forma un monolitico monumentale e rappresenta le esplorazioni aereospaziali; Imaging e bellezza di Bracco, evoca una scultura antropomorfa ed è composta da schermi all’interno dei quali sono proiettate immagini legate alla statuaria greca, alla ricerca, all’eccellenza della medicina diagnostica contemporanea

Infine, due grandi gocce d’acqua alte 3 metri, tecnologie per il recupero dell’acqua di Saba Tecnology, trasformano l’umidità ambientale in acqua.

Teatro della Memoria e David

Al centro dell’orto-giardino vi è il Teatro della Memoria, una struttura circolare disegnata da Alessandro Camera, che idealmente rappresenta l’esperienza finale del percorso iniziato nella prima navata: un viaggio che unisce la memoria storica a un presente di innovazione. L’intera sala è rivestita di mosaici d'oro e, ad accogliere i visitatori, vi è un canto corale: l’arte musicale e quella musiva sono le due arti che prendono nome dalle muse e, per questa ragione, arti per eccellenza. Al centro dello spazio, una struttura lignea ottagonale a tutt’altezza, ispirata ai teatri rinascimentali, consente affacci dal livello inferiore alla copertura, per un’altezza totale di 13 metri: si tratta di un omaggio alla mitologia greca della Memoria (Mnemosine), figlia del cielo (Urano) e della terra (Gea). Le pareti interne di questo “teatro verticale” sono rivestite con riproduzioni di soggetti e scene dei mosaici della Cappella Palatina di Palermo, monumento per eccellenza della fusione di elementi e influenze riconducibili a diversi stili, religioni e culture. 

Un sistema di rampe di scale ascendenti e discendenti rappresenta le attività cerebrali della memoria e, al suo centro, è collocata la riproduzione in grandezza naturale del David di Michelangelo, la colossale statua custodita alla Galleria dell'Accademia di Firenze. La statua, alta oltre 5 metri, offre per la prima volta ai visitatori una prospettiva inedita, introspettiva ed emozionante: uno sguardo dritto negli occhi. Icona di bellezza e perfezione, la statua rappresenta non solo l'arte italiana per antonomasia, ma anche un messaggio positivo di rinascita, di speranza e di coraggio: David sconfigge Golia.

Gli studi per la riproduzione della statua, realizzata con la più grande stampante 3D esistente al mondo con la curatela scientifica dell'Università di Firenze, hanno consentito di effettuare un’attenta indagine scientifica con una scansione sull’opera con strumenti di altissima tecnologia che consentono lo studio del materiale.

Rampa immersiva

Usciti dal Teatro della Memoria, un arazzo circolare rappresenta una mappa stellare e ci conduce all’interno di una rampa immersiva all’interno della quale si susseguono coinvolgenti esperienze sensoriali: il visitatore si immerge nel silenzio del deserto grazie ai pannelli fonoassorbenti sperimentati da Caimi, e quindi, grazie ai “Paesaggi olfattivi” di Acqua di Parma, vive suggestioni in grado di evocare essenze e aromi mediterranei.

Il percorso termina con l’allestimento di Ferrovie dello Stato: un’ambientazione sonora caratterizzata da un tappeto di sound design crescente accompagna la visione di sfreccianti treni e paesaggi italiani su uno schermo lungo oltre 26 metri.

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